La paralisi di Bell, nome paradossale per una “brutta” patologia, è una disfunzione del nervo facciale.
Il nervo facciale è il VII° nervo cranico e si occupa fondamentalmente dell’innervazione motoria dei muscoli mimici di metà viso corrispondente. Quindi, tutte le espressioni facciali, le smorfie dipendono dal VII° nervo cranico.
Lo stesso nervo veicola delle fibre nervose che regolano la salivazione e la lacrimazione, e si occupa dell’innervazione sensoriale dei 2/3 anteriori della lingua per il gusto dolce e salato.
Il nervo facciale ha un percorso lungo e tortuoso che origina dal tronco encefalico, entra nello spessore dell’osso temporale e lo attraversa per fuoriuscire nella parte inferiore e dirigersi verso la parte laterale del viso, passando dietro la ghiandola parotidea.
Una paralisi totale o parziale del suddetto nervo determina la difficoltà o l’impossibilità di contrarre i muscoli mimici, con un conseguente danno estetico non indifferente:
- scomparsa delle rughe dal lato colpito
- bocca deviata dal lato opposto
- difficoltà a chiudere la palpebra inferiore (lagoftalmo)
Ulteriori disagi collegati alla paralisi sono:
- difficoltà a lubrificare la congiuntiva con conseguente irritazione dovuta al lagoftalmo
- difficoltà alla respirazione nasale (soprattutto l’inspirazione) dovuta al collasso dell’ala del naso, la cui apertura è controllata da un piccolo muscolo innervato dal nervo facciale
- difficoltà fonatorie dovute alla perdita del tono dei muscoli delle labbra
- alterazione sensoriale dovuta alla perdita della gusto dei 2/3 anteriori della lingua
- bocca secca o eccessiva salivazione
Le cause possono essere diverse:
- congenite
- traumatiche
- chirurgiche
- infiammatorie (9 casi su 10)
- tumorali
La causa infiammatoria è la più diffusa ed è spesso dovuta ad un’infezione virale da Virus Epstein-Barr o da Virus Varicella-Zoster.
Il trattamento prevede:
- somministrazione di corticosteroidi da assumere entro 3 giorni dall’esordio, utilizzati per ridurre l’edema causato dall’infezione virale
- integrazione di Vitamina B per aiutare la rigenerazione del nervo
- trattamento osteopatico per migliorare la mobilità craniale nei segmenti attraversati dal nervo facciale, e per diminuire l’infiammazione e l’edema conseguente all’infezione virale
- fisioterapia con il Cro System per il recupero della funzione motoria
Attualmente non esiste uno strumento che, al pari del Cro System, sia capace di recuperare il tono dei muscoli mimici in breve tempo (3 giorni) e con effetti persistenti nel tempo.
Il principio di funzionamento consiste nella capacità dello strumento di potenziare le reti di controllo motorio che si occupano di gestire la muscolatura del viso.
Il risultato del trattamento è apprezzabile già dai primi giorni e migliora nei 15 giorni successivi all’applicazione.
Per potenziare l’effetto del Cro System si consiglia di “allenare” i muscoli mimici enfatizzando smorfie ed espressioni. Magari davanti allo specchio, proprio come usano fare gli attori in camerino prima di andare in scena!